DS @ MIMO 2021 - Giorgio Contu
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C’è chi dice che una vettura ibrida consuma più carburante di una ad alimentazione tradizionale non elettrificata Questo è un altro dei tanti miti sulla mobilità elettrica, ma non sempre sono veri. Nel caso del nostro test, sono state messe a confronto un GLE 350 d con un GLE 350 de. Le prestazioni di sistema di entrambe le varianti erano direttamente confrontabili. Però, la variante ibrida plug-in diesel del GLE pesava 400 kg in più rispetto alla versione convenzionale a causa del sistema ibrido e del pacco batteria relativamente grande. Il percorso di prova era un tratto lungo 17 km su un percorso collinare. Prima dell'inizio del test, la carica rimasta nell'ibrido plug-in era solo del 5%. Il percorso era una combinazione di tratti in salita e in discesa con il punto di elevazione più alto a 600 m. La variante ibrida plug-in del GLE è equipaggiata di serie con funzione automatica di recupero dell'energia. Attraverso questa funzione, il SUV è stato in grado di ricaricarsi nelle percorrenze in discesa. La carica della batteria è tornata al 5% dopo essere calata all'1%. Dopo aver terminato il percorso di prova di 17 km, l'ibrido plug-in è tornato al 5% di carica, rendendo il consumo di carburante direttamente comparabile. Il consumo di carburante del GLE non ibrido era di 9,4 litri e l'ibrido plug-in consumava solo 7,2 litri. C'era una differenza del 25% nel consumo di carburante, rompendo il mito che gli ibridi plug-in consumano più delle auto non ibride.
La MINI Countryman ha continuato il suo viaggio lungo lo stivale percorrendo 129 km, lasciandosi alle spalle Verona per lanciarsi alla scoperta di una delle pietanze protagoniste indiscusse sulle tavole italiane: i tortellini in brodo, ricetta tipica bolognese. Secondo la tradizione, nel menù di un pranzo di Natale questo tipo di pasta fresca ripiena non può assolutamente mancare, nelle varianti in brodo di gallina o cappone, e il ristorante Il Cambio, dello chef Massimiliano Poggi è uno dei luoghi più famosi dove gustare i migliori tortellini bolognesi. Massimiliano Poggi, 30 anni di esperienza in cucina, è uno dei più noti e stimati chef di Bologna. Conosce bene l’Emilia-Romagna e la omaggia in tutti i suoi piatti, evocando ricordi di infanzia e sapori dimenticati.
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